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Maridl Innerhofer

Bloody Domenica
durata video:
4:21
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Marling
data della ripresa:
2008-05-06
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1921
trascrizione:
Da Verona arrivò un treno pieno di Camicie Nere. Benché il fascismo non fosse ancora al governo, era già così. Venivano per disturbare il corteo della "prima fiera di Bolzano". Bolzano era da sempre una città commerciale. All`inizio c`erano i mercati di San Giorgio. Allora: Bolzano era una città commerciale, teneva fiere e questa nel 1921 era la prima fiera dopo la guerra. E come vuole l`usanza ci fu un corteo con bande musicali e gruppi folcloristici e così via. E mio padre partecipò con la sua banda musicale. Erano in fondo al corteo, Hansl spingeva o trainava la grancassa e mio padre la suonava, e dietro di lui c`era la banda musicale di S. Valburga in Val d`Ultimo. E le Camicie Nere fecero un gran chiasso: strappavano giù l`acquila rossa da un`osteria, buttavano giù i cappelli della gente e sparavano in giro con non so che cosa. Ci furono quaranta feriti, quaranta - solo in questo giorno. Mio padre cercò di far uscire Hansl dalla confusione. Esplodevano, disturbavano il corteo. C`era una grande confusione. Mio padre voleva mettere in salvo Hansl. Non so se conosceva la residenza Stillendorf, comunque corse per Via della Roggia. I fascisti lo inseguirono. Buttarono giù il cappello di Hansl. Mio padre corse lassù e alla fine di Via della Roggia c`è la Chiesa del Sacro Cuore a sinistra e poi la residenza Stillendorf, e lui entrò lì dentro e pare che si fosse appoggiato alla porta - la corsa lo aveva stancato - e loro spararono attraverso la porta e lo colpirono ai polmoni. Lui corse ancora su per le scale - in cima c`è una grande croce, è ancora lì, salìi un paio di volte lassù, parlai anche con la donna che ci abita - e lì cadde per terra. Da lui ci fu subito un prete, probabilmente un francescano, perché i francescani sono lì vicino. Sì, e poi morì. Esposero la sua salma a Bolzano e dopo la portarono da un paese all`altro. La bara fu accompagnata dai preti e dalle bande musicali locali e così passò da un paese all`altro fino ad arrivare a Marlengo. E a Marlengo c`era un suo studente con delle facoltà chiaroveggenti e il giorno in cui mio padre morì, disse alla madre: "Il maestro giace nell`aula della scuola, è morto." E lei: "Cosa? Il maestro è morto? Ma no, il maestro non è morto!" "Sì, sicuramente, è nell`aula della scuola! È morto!" Più tardi divenne un chiaroveggente famoso, Francesco Waldner.